TANZANIA

Per chi l’Africa la porta dentro e ne sente, pressante il richiamo. La Tanzania è un concentrato di emozioni, sensazioni ed immagini che richiamano i grandi scenari “alla” Hemingway, i ritmi ancestrali di una natura che deve combattere per sopravvivere, per allevare i propri cuccioli, per accoppiarsi e per migrare alla ricerca di nuovo cibo. Il tutto con lo sfondo spettacolare di immense savane, parchi acquitrinosi, vulcani maestosi, illuminati da albe e tramonti memorabili.
Documenti necessari
Per entrare in Tanzania occorre essere in possesso del passaporto valido per 6 mesi successivi all'entrata nel Paese.
Visto
Si ottiene direttamente all'ingresso nel Paese con il pagamento di 50 USD
Informazioni sanitarie
Non sono richieste vaccinazioni di alcun genere.
Moneta
Scellino Tanzaniano 1 € = 2650 TZS
Cosa mettere in valigia
Durante le giornate le temperature saranno assolutamente gradevoli, ma la sera ed al mattino presto, quando si parte per i safari, sarà necessario essere ben coperti con pile e giacche a vento.
Non dimenticate cappello, occhiali da sole, creme solari, repellenti contro gli insetti, scarpe comode per le escursioni e un binocolo utile per l'avvistamento degli animali.
Elettricità e voltaggio
220 V. Prese elettriche a tre spine, due piatte e orizzontali, e una verticale. Adattatore consigliato.
Cucina
La cucina della Tanzania è molto semplice, con largo uso di spezie, in particolar modo cardamomo e cumino, e ruota intorno a pochi ingredienti come le ndizi , le tipiche banane verdi, o lo Ugali, una pietanza che richiama la nostra polenta e preparata con farina di mais bianco o di manioca.
Il riso è molto usato, grazie anche alle innumerevoli risaie presenti nel territorio, e di comune utilizzo è il latte di cocco e la carne di manzo.
Il popolo della Tanzania è storicamente un popolo di allevatori e spesso i Maasai, il popolo che vive tra il Kenya e la Tanzania, non macellano i loro animali limitandosi a consumarne il latte o il sangue salassato.
Anche gli agricoltori più stanziali (anche se spesso anche i Maasai allevatori tendono a non spostarsi più di tanto) hanno da sempre coltivato pochi prodotti di sussistenza.
Questo rende estremamente difficile nell’attribuire piatti tipici della Tanzania.
Un pranzo tradizionale è generalmente costituito da una unica portata di Ugali od eventualmente di riso con salse e verdure, come la Mchicha, una verdura che richiama gli spinaci e che molto difficilmente è acquistabile nei mercati occidentali.
La carne è naturalmente presente, manzo ma anche montone.
Fuso orario
+ 1h rispetto al fuso italiano.
Clima e temperature
L'andamento delle piogge vede il Paese diviso in quattro zone. Al nord e nell'est, esclusa la regione del Lago Vittoria, vi sono due stagioni delle piogge: una meno intensa, detta "stagione delle brevi piogge", tra ottobre e dicembre, e l'altra più intensa, detta "stagione delle lunghe piogge", da marzo a maggio, con il culmine in aprile. A gennaio e febbraio, nella pausa tra i due periodi piovosi, l'aria è calda e afosa, quanto meno al di sotto dei mille metri. Nell'estremo nord-ovest le due stagioni piovose sono praticamente saldate, nel senso che a gennaio e febbraio piove comunque abbastanza, cioè cadono ancora da 100 a 150 millimetri al mese a seconda delle zone: dunque in quest'area in pratica vi è un'unica stagione piovosa che va da ottobre a maggio. Una situazione del genere si incontra occasionalmente in alcune zone del nord-est, in particolare lungo i pendii meridionali del Kilimangiaro. Al centro-sud la stagione delle piogge è una sola, da dicembre ad aprile nel sud e sud-est, e da novembre ad aprile nell'ovest.
Telefoni
Per telefonare in Italia dalla Tanzania bisogna comporre lo 0039 seguito dal prefisso e dal numero dell'abbonato. Il cellulare GSM funziona quasi ovunque, e la copertura è buona. Wi-fi presente negli hotel e ristoranti.
Si consiglia prima di partire di verificare le informazioni aggiornate sul paese da visitare seguendo i seguenti link (servizio a cura del Ministero degli Esteri):